Cos’è l’umidità e come gestirla in casa?
L’umidità, per farla semplice, è la quantità di acqua o vapore acqueo contenuta nell’aria.
Una famiglia media di 3-4 persone possono produrre da 10 ai 15 kg di umidità al giorno all’interno dell’abitazione.
L’aria è il “contenitore” dell’umidità ed è un contenitore relativo, praticamente più è alta la temperatura dell’aria più questo contenitore diventa grande ed è in grado di contenere più Kg di acqua. Da qui il termine Umidità relativa, relativo alla propria temperatura.
Questo contenitore però, per quanto può essere grande ha un limite, arriverà un momento in cui non sarà in grado di trattenere tutta l’acqua presente al suo interno. Se oggi “produco” 10 kg, domani altri 10, dopodomani altri 10 e non apro mai le finestre, potrei riempire il “contenitore” e avere un aria satura di umidità
Più la tua casa è a tenuta stagna, più questo contenitore arriverà al suo limite velocemente e il vapore acqueo si trasformerà in acqua, quindi in condensa. Anche la muffa in casa nuova segue lo stesso principio, perchè solitamente una casa nuova, se ben costruita è quasi a tenuta stagna. Questa può essere un’arma a doppio taglio, in quanto un adeguato confort presuppone un adeguato ricambio d’aria degli ambienti, a supporto di ciò ci viene in soccorso una delle normative di riferimento, che è rappresentata dalla UNI 10339 che stabilisce una portata di rinnovo di 40 m³/h a persona. Con l’esperienza si è arrivati a considerare il volume d’aria entrante ottimale a 0,5 volumi/h, riferiti all’abitazione, per garantire la piena salubrità degli abitanti.
Quali sono le attività che producono umidità?
- Respirare
- Dormire
- Cucinare
- Fare la lavastoviglie
- Fare la lavatrice
- Fare l’asciugatrice
- Cucinare
- Fare la doccia
- Fare la vasca
- Dare lo straccio
Queste sono le più comuni. Ognuna di queste attività produce da 500 ai 1500 grammi di umidità.
Come gestire l’umidità ?
L’umidità all’interno dell’abitazione va gestita e tenuta sotto controllo.
Il controllo può essere effettuato tramite sonde di misurazione di umidità interna.
Mentre la gestione si ottiene tramite un tasso di ricambio d’aria che rispetta i limiti previsti dalle norme, di conseguenza se non è previsto un adeguato ricambio d’aria l’abitazione diverrà satura di umidità e pertanto si formeranno muffa e condensa.
Il ricambio d’aria può essere fatto in due modi, si possono aprire le finestre poste su lati contrapposti per innestare moti convettivi però si va incontro ad alte dispersioni energetiche, oppure si può utilizzare un sistema di ventilazione meccanica controllata, centralizzato o decentralizzato, per sostituire l’aria esausta e recuperare il calore tramite lo scambiatore della macchina e preservare le vostre bollette.